Dr.ssa Beatrice Bianco
Psicologa clinica e di comunità
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Autrice dei libri:
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"S-bloccati!" - Anima Edizioni
"Scegli di non soffrire" - Anima Edizioni
I miei clienti raccontano...
"Col senno di poi avrei dovuto iniziare questo percorso molto tempo prima. La dottoressa Beatrice mi ha preso per mano e con la sua voce pacata e calma mi ha accompagnata attraverso i meandri della mia memoria che avevo quasi dimenticato, e fatto riaffiorare ricordi che pensavo quasi cancellati. E' stato un cammino tortuoso e delicato, a tratti fortemente doloroso, ma straordinariamente illuminante. Un faro nella notte. Tutto il caos accumulato in anni, decenni, di vita, grazie al sapiente lavoro svolto dalla dottoressa su di me e con me, settimana dopo settimana, ha iniziato a placarsi, diventando sempre più ordinato, definito e chiaro. Insieme abbiamo risolto tanti "perchè" rimasti irrisolti per tanto tempo e sciolto moltepluci dubbi diventati opprimenti, facendomi così ritornare forte e fiduciosa in me stessa. La vita seppur meravigliosa spesso ci pone davanti a delle sfide e degli ostacoli, più o meno grandi, che cerchiamo di superare al meglio delle nostre capacità. Siamo umani però, non supereroi. Chiedere aiuto è fondamentale, non bisogna nel modo più assoluto aver paura di farlo."
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Luisa C.
"Ringrazio ancor oggi, di aver scelto di chiedere un aiuto alla Dott.ssa Bianco Beatrice, nel superare una situazione personale poco piacevole.
Erano anni che continuavo a vivere la mia vita con ansia, tutto per una situazione sentimentale piuttosto complessa.
Ho iniziato a frequentare il mio ragazzo qualche anno fa: lui 40enne, ed io 22enne.
E' una persona che non mi ha mai fatto mancare nulla, dal punto di vista materiale ed economico, e spesso ha saputo anche dimostrarmi molto affetto...
Ha, purtroppo, avuto sempre un grande difetto: quello di apprezzare e di sentirsi appagato dal fatto che altre donne lo guardassero e lo cercassero.
Determinati suoi comportamenti, in risposta a queste "avance", mi hanno portata, dopo anni, a temere le altre donne, e a vedere in ognuna di esse, una "possibile minaccia" al nostro rapporto di coppia, e quindi a vivere costantemente in una situazione di pressione e ansia.
Un tassello importante, che ha pesato molto su questo mio stato d'animo, è stato il lavoro: lui era il mio titolare (ovvero, io dipendevo economicamente da lui).
Dopo aver sperato per mesi/anni che il tempo, prima o poi, avrebbe aggiustato le cose, ho deciso di chiedere un aiuto alla Dr.ssa Bianco, che sin da subito, nel confidarLe questa mia condizione, mi ha fatto sentire completamente a mio agio.
Sicuramente, parlarne con una persona "esterna" alla situazione, mi ha tolto ogni freno inibitorio, per cui ho potuto confidarLe molto!
A distanza di qualche mese, ho iniziato a recuperare fiducia in me stessa, a sentirmi sempre più forte, a vedere in me grande potenziale, convincendomi del fatto che avrei potuto affrontare qualunque tipo di cambiamento, sia dal punto di vista privato che professionale!
Sono contenta della scelta che ho fatto, poiché nell'arco di pochi mesi, sono riuscita a "sbloccarmi" da una "prigione mentale" dalla quale, se avessi continuato a sperare nel passare del tempo, sono convinta non ne sarei ancora uscita tutt'ora!
Nel frattempo, ho cambiato lavoro... e da quando non dipendo più economicamente dal mio fidanzato, sono tornata a "vivere" serenamente e ad essere più sicura di me; c'è molto più confronto tra noi (infatti si è reso conto degli errori che ha fatto in passato) e, anche per questo, il rapporto di coppia è migliorato!
Un consiglio sincero e di Cuore che sento di dare, è quello di non aspettare che le cose si "aggiustino" o si "risolvano" da sole, con il passare del tempo... ma di chiedere aiuto concreto, sin da subito, perché i problemi non risolti, prima o poi, tornano sempre."
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Barbara T.
Un anno esatto è passato da quella prima brutta sensazione iniziata con fasi di tachicardia, agitazione, ansia perenne, chiusura di stomaco, mancanza d’aria e paura, paura di morire… tutto ciò mi è sempre stato “venduto” come semplice attacco di panico… bhè proprio di semplice non ha nulla, ma la prima domanda che mi sono posta è stata: “Io? Soffrire di attacchi di panico? Ma quando mai! Non mi è mai successo”.
Ebbene si purtroppo come può succedere anche alle persone più forti, perché io mi sono sempre classificata come una persona autoritaria, forte, senza fragilità, la colonna portante della famiglia, ho dovuto affrontare tutto ciò e non avrei mai pensato che dietro a questi attacchi di panico si nascondevano dentro di me tanti piccoli mostri pronti ad uscire ogni qualvolta mi si presentava l’occasione e questi mostri non erano che dei blocchi mentali, parole non dette, paure irrisolte, lutti non elaborati, solitudini,…
Arrivavo da un periodo di forte stress lavorativo ed emotivo ma che pensavo fosse passeggero, pensavo tra me e me “Non sono mai caduta fino adesso, posso resistere ancora un po’, ho passato di peggio” e quell’ancora un po’ mi ha sempre fatto mettere di fronte a me stessa la mia quotidianità fatta di lavoro, vita di mamma, vita di moglie. Man mano che i giorni passavano i miei sintomi si ampliavano creandomi sempre più paura ed ansia e pian piano cominciavo ad annullarmi. Avevo cominciato ad avere paura nello
spostarmi in macchina, non riuscivo più a trovare rifugio nel mio lavoro che fino a poco tempo prima amavo, non riuscivo più a dormire, nemmeno più i miei cibi preferiti mi stuzzicavano l’appetito, non mi sentivo più adeguata e giusta come mamma e come moglie.
Cominciavano a farsi sentire i primi sensi di colpa, così decisi di provare a seguire per qualche mese la terapia psicologica; inizialmente andava bene e mi sentivo sollevata.
Non appena vidi quel barlume di speranza mollai tutto, questo perché nella mia testa si era installata quella continua convinzione “Non ho bisogno di nessun aiuto, continuerò a farcela da sola” questo dettato dalla mia testardaggine e continuo senso del dovere verso il prossimo.
I giorni e le settimane passavano tra alti e bassi ma un bel giorno dopo una crisi durata qualche ora e dopo essermi spaventata veramente tanto, mi sono sentita con le spalle al muro e di fronte ad un qualcosa che era diventato più grosso di me e che non poteva più essere gestito solamente da me.
Decisi di chiedere aiuto alla Dottoressa Beatrice ed ancora tutt’ora ringrazio di aver preso quella decisione!
Insieme abbiamo iniziato questo percorso; all’inizio ero molto titubante sulle sedute in quanto non avevo avuto esperienze passate positive ed anche per via del poco sostegno della mia famiglia.
Premetto che è stato difficile iniziare questo viaggio… ogni seduta inizialmente era come una pugnalata, perché subentrava l’ansia, l’agitazione, anche il dover raccontarsi ad un estraneo per nulla facile…
Con il passare delle settimane tutto ha cominciato a prendere una forma, ogni seduta era come aver raggiunto una prima tappa di questo lungo viaggio e cominciavo a sentire che tutto questo parlare ed analizzare la situazione, l’evento, il momento mi donava sollievo. Questo grazie anche alla tenacia ed alla costanza che piano piano stavano di nuovo impossessandosi della mia mente.
Grazie alla Dottoressa Beatrice ho imparato a cambiare la mia visione su quei mostri che vivevano dentro di me e seduta dopo seduta cominciavano ad essere meno spaventosi, cominciavano ad avere delle sembianze più umane e più famigliari: i mostri erano sempre gli stessi ma stavo imparando a vederli da un'altra prospettiva.
Ad oggi quei mostri esistono ancora ma ad ognuno riesco a dare un nome e a seconda delle situazioni che mi si presentano così paura non fanno più.
Il rivolgersi allo psicologo nei momenti di debolezza NON E’ UNA VERGOGNA, non è una sconfitta personale, non è senso di impotenza verso il proprio ego, è semplicemente vedere ed osservare le situazioni che si presentano da un altro punto di vista, è semplicemente ricominciare a dare un colore a tutto ciò che ormai da tempo vedevi solo più in bianco e nero, è soprattutto dare importanza a te stesso, porti dei limiti e prenderti cura della tua persona, è ricominciare ad amare la quotidianità, a sorridere, ad
alleggerire quanto ormai è diventato pesante ma soprattutto è ricominciare a respirare!
Ho imparato in questo mio percorso che la mente è qualcosa di incontrollabile:
“Per comprendere il messaggio dobbiamo entrare dentro di noi, ascoltarci ed essere abbastanza onesti e sinceri con noi stessi per dare un nome all’emozione che ci suscita quello che stiamo vivendo. Fermarsi alla superficie è dannoso e controproducente perché rischiamo di non sciogliere il nodo.”
Costantemente ci troviamo di fronte a delle scelte, a delle situazioni di pericolo, di paura, di stress, di indecisione, ecc ecc… . Non è necessario che tu cambi niente di te stesso, non devi diventare qualcuno di diverso da quello che sei. Devi soltanto imparare ad amarti a tal punto di essere finalmente te stesso con
tutto te stesso.
Ringrazio la Dottoressa per avermi dato l’opportunità di svolgere questo percorso con Lei, per avermi aiutato a ritrovare me stessa, per avermi incoraggiata, per avermi fatto riflettere nei miei momenti più bui, per aver fatto riscoprire che dentro di me c’è sempre stata quella voglia di rialzarmi e ricominciare a correre.
Ringrazio anche me stessa per essere riuscita a ritrovare me stessa, aver ritrovato la forza di affrontare tutto, essere riuscita a mettermi in gioco ed essere riuscita a dare un ordine al mio disordine.
“Il segreto del cambiamento è concentrare tutta la tua energia non nel combattere il vecchio ma nel costruire il nuovo”. _ Socrate _
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Fabrizia C.
"Sono una donna più vicina ai 50 che ai 40. Sono sposata con una figlia adolescente.
Ho un'occupazione con orario a tempo pieno.
Più di un anno fa ho cercato supporto psicologico di un professionista. Nei 2 anni precedenti il primo incontro, vivevo un malessere che mi abbatteva l'animo e l'autostima. Non avevo una reale percezione dei problemi: molte cose mi apparivano irrisolvibili o bisognose di capacità gestionali superiori alle mie. Il malessere di cui parlo si esternava con episodi di pianto irrefrenabili, con il desiderio di stare in silenzio e in solitudine, la postura era curva e gli occhi perennemente arrossati. Per lungo tempo ho pensato che nascondere era meglio che parlare. Un giorno... la svolta. Attraverso lo sprone di una persona a me cara è arrivata la consapevolezza che non potevo farcela da sola, che nascondere e soffrire non era più sostenibile, dovevo chiedere aiuto a un professionista. Oggi quando penso al passato ho come un brivido. Non sono più quella di allora, ho realizzato che il mio bene è anche quello delle persone che amo. Non sempre applico questo principio in modo istintivo, ci devo ancora lavorare. Sono fiduciosa per il mio futuro anche se, al momento, non mi sento forte abbastanza da camminare da sola. Quando sarà il momento.... lo capirò. E' come se provassi a fare dei passi, il percorso è accidentato ma non impraticabile... qualche volta vado più spedita... altre volte ho più paura. Ringrazio chi mi ha spinta a chiedere aiuto senza viverlo come un'inconfessabile vergogna. Ringrazio chi mi sta aiutando a cogliere i segnali del mio essere, ad accettarmi con le mie fragilità puntando al riconoscimento dei miei punti di forza."
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Manuela R.
"Mi accorgo di aver cercato una opportunità per riprendere in mano la mia vita, la quale era troppo oppressa per appartenermi ancora. Quando ho iniziato questo percorso non ero ancora ben sicura di ciò che stavo facendo, nè se realmente mi avesse aiutato a migliorare le mie crisi di panico.
Sapevo solo che passeggiare, lavorare o anche solo andare al cinema per me era come una specie di spedizione, e io non andavo mai in "spedizione" senza il mio compagno di viaggio Xanax, e il mio fedele sacchetto di carta, il quale serviva attraverso la respirazione a tenere sotto controllo le crisi, uno o a volte più al giorno.
Sapevo di stare male, non credevo di farcela da sola, volevo farcela da sola, ma poi ho fatto i conti con la vita.
E' difficile prendere in mano la propria vita e decidere di farne qualcosa di buono ed è stato per questo che a 21 anni ho deciso di chiedere aiuto!
Ho iniziato a capire che il percorso intrapreso con la mia Psicologa stava funzionando, quando, dopo un anno che non uscivo mai senza Xanax e sacchetto di carta, mi sono resa conto di aver scordato i miei "compagni di viaggio" in una borsa che non usavo da settimane.
Infatti tempo prima avevo cambiato la mia solita borsa, ma con mio stupore non avevo incluso questi ultimi nell'essenziale necessario per l'uscita di casa.
Da quel giorno non li ho più portati con me..."
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Lucia S.
"Devo essere sinceso, all'inizio ero impaurito per il primo incontro ed ero indeciso se intraprendere questo percorso oppure no. Dopo qualche giorno di titubanza mi sono detto "Proviamoci" e vediamo cosa succede. E' successo che ho iniziato a osservare me stesso sotto un'altra prospettiva, rivelando pregi e difetti, modi di ragionare e scovando i miei punti deboli. Dopo il primo incontro, che è stato alquanto strano, ci ho fatto l'abitudine e piano piano sono riuscito ad aprirmi. Questa esperienza di confidarsi ad uno sconosciuto credo che vada fatta almeno una volta nella vita, per migliorarsi e cambiare in meglio."
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Luigi G.
"Sono arrivata a chiedere un sostegno psicologico, qualche mese fa. All'inizio credevo di farcela da sola, ma non è stato così, le amiche non mi bastavano più, avevo bisogno dell'appoggio di una persona estranea nella faccenda e competente.
Mi sono ritrovata per diversi mesi in una situazione nociva che mi ha devastata e segnata nel profondo. Ho avuto a che fare con una persona bugiarda, manipolatrice, narcisista, tossica che, approffitando delle mie debolezze e della mia bassa autostima, mi ha creato non poco malessere.
Avevo perennemente addosso una sensazione negativa, non mi sentivo bene, ma nonostante questo ci sono rimasta legata per diverso tempo. Ho passato mesi sentendomi sminuita, mai all'altezza e lì ho capito che, se ne volevo uscire, avevo bisogno d'aiuto perché le cose cambiassero ed è in quel momento che mi sono rivolta alla Dottoressa Beatrice Bianco.
Durante il mio percorso terapeutico mi sono resa conto di avere un bisogno estremo di trovare risposte a tutte quelle domande che da mesi mi tormentavano.
Con l'aiuto della psicologa questo è stato finalmente possibile ed io ho compreso che io non avevo colpe o, meglio, l'unica che potessi aver mai avuto è stata di essermi voluta così poco bene. Questi elementi trattano le persone come oggetti, non danno valore a nessuno, sono dei vampiri che si nutrono di persone empatiche, di cuore, quello che loro non potranno mai avere, sono vuoti dentro e non hanno sentimenti.
È stata una vittoria averlo fuori dalla mia vita, ma solo attraverso le sedute terapeutiche sono arrivata a questa conclusione.
Ora sto meglio, sono una persona più consapevole, mi sento rinata.
Non abbiate paura di chiedere aiuto, tornassi indietro l'avrei fatto molto prima. Da oggi mi amo di più."
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Franca P.
"Difficoltà e problemi... intuivo di essere fuori fase, capivo che così non poteva andare avanti, mi sentivo sempre fuori posto, quello che dicevo, quello che facevo non aveva mai il tempo giusto.
Penso che il lavoro svolto con la Dr.ssa Bianco sia stato un lavoro su me stesso, ero consapevole che così come ero non andavo bene, ma non sapevo cosa e come fare per cambiare, ero semplicemente consapevole che non mi piaceva continuare, in fin dei conti ci è concessa una vita perchè viverla male e da insoddisfatti?
Sapevo che volevo cambiare, ma non sapevo come fare, sapevo come non volevo più essere, ma non sapevo come fare.
Il cammino che ho intrapreso, il cambiamento che sto vivendo è nato da un profondo malessere, io ci ho messo il desiderio di cambiare, ma il cambiamento è avvenuto grazia alla Dr.ssa Bianco che mi ha aiutato a vedere e a capire, mi è stato offerto un diverso modo di "fare le cose".
Non so ancora cosa diventerò, ma mi è ben chiaro cosa ero e quanto non mi piacevo, ora sono in viaggio, un viaggio di cambiamento, di crescita e di equilibrio che va sempre ricercato, oggi sto meglio che in passato e meno bene di quanto starò in futuro.
Questo percorso di consapevolezza mi ha permesso di demolire ciò che ero e che non mi piaceva e di iniziare un cammino di soddisfazione."
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Luigi R.