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IL CONTROLLO E’ UNA ILLUSIONE

Immagine del redattore: Beatrice BiancoBeatrice Bianco

Aggiornamento: 31 ott 2020

In questo periodo di incertezza, legato all’esperienza del Coronavirus: ovvero quando si potrà rientrare al lavoro? quando i bambini potranno di nuovo tornare a scuola? quando potremmo di nuovo tornare alle nostre vite e alle nostre abitudini quotidiane?


L’incertezza ha mandato in tilt qualcuno, in particolare le persone che avevano il CONTROLLO come propria norma di comportamento.


Ma vediamo di dire qualcosa in più in merito al controllo.


Il controllo nasce in ambito relazionale, ed è il tentativo mal riuscito di chi vuole tentare di tenere l’altro vicino a sé.


Vediamo un esempio.


Un uomo sulla quarantina, racconta di aver avuto un padre-padrone, poco presente eppure molto autoritario, con cui lui aveva una interazione basata unicamente sul comando: “Io ti comando e tu devi obbedire, perché sono tuo padre!”


Raccontava per esempio, che per tutto il tempo delle scuole superiori era stato ‘costretto’ ad andare a lavorare nel negozio di famiglia, senza avere nessun tipo di gratificazione.


Questa persona era tuttal’altro che pigra, la sua domanda infatti era sempre quella di poter dedicare il periodo delle vacanze estive, per poter andare a raccogliere frutta, al fine di avere un po’ di denaro che gli sarebbe servito per comprarsi ciò che desiderava.


I genitori invece glielo avevano sempre impedito, obbligandolo ad andare ad aiutare l’attività di famiglia, dal quale lui non ricavava alcun tipo di guadagno, né economico né in termini di gratificazione, infatti veniva lasciato solo a svolgere i lavori più umili, senza neanche il piacere di condividere il lavoro con qualcuno.


Il rapporto non si istituisce sulla base di una regola di comando o di controllo, bensì si istituisce facendo in modo che l’Altro ci sia, e resti lì, in quanto soddisfatto, e quindi gradisce stare con me, che è il contrario del godimento di questo padre “Godo a sapere che ti ho comandato e che tu mi ubbidisci!”.


La soddisfazione avrebbe potuto passare dal ‘ti dò un piccolo riconoscimento economico’ oppure ‘lavoriamo insieme, visto che non abbiamo mai occasione per fare qualcosa io e te’.


Questo uomo, ormai adulto, è venuto da me, riconoscendo che qualcosa nel rigido controllo che suo padre aveva esercitato su di lui, lo aveva ahimé “trasformato”, sentiva infatti di essere diventato anche lui un ‘controllante’.


Quando le cose non andavano come lui aveva previsto, quando le sue aspettative non combaciavano con la realtà, non riusciva a agire in modo ‘normale’ e andava letteralmente su tutte le furie.


Il principio di comando, e di controllo, che aveva tanto odiato e che sperava di evitare, faceva in realtà parte di lui.


Si rendeva anche conto che il controllo era una illusione, infatti i suoi tentativi di esercitare il controllo su tutto e tutti era impossibile.


Istituire una nuova norma di comportamento è stato possibile.


Si è trattato di sostituire il mal riuscito tentativo di fare in modo che le cose andassero bene, attraverso lo stancante controllo di tutte le variabili in gioco (comprese le persone), con una norma di soddisfazione, che prevedesse il riconoscimento delle competenze proprie e altrui, in assenza di controllo.


Se anche tu senti di essere in difficoltà e di voler sempre avere il controllo, ti invito a pensarci e se hai piacere di parlarne con me, non esitare a contattarmi:


Telefonami al n. 347 8481557

Oppure scrivimi a: info@biancobeatrice.com


Beatrice Bianco -"Si può sempre dire tutto, ma non a tutti"


Beatrice Bianco

Psicologa esperta da oltre 20 anni

Autrice del libro "Sbloccati"- Anima Edizioni

Attualmente in vendita in formato e-book qui:


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