Il timore di non piacere agli altri è una delle paure che sento più frequentemente nel mio studio.
Eppure basta poco per rendersi conto che il problema non è con gli altri, bensì con se stessi.
Sì, perchè alla fine i giudici peggiori sono dentro di noi, il timore di non piacere è principalmente l'esternazione di un non piacere a se stessi.
A questo punto, quando è chiaro il vero problema, occorre iniziare a domandarsi cosa è accaduto che ha fatto sì che ad un certo punto si è iniziato ad avere un giudizio negativo su di sé.
E' importante capire quando si inizia ad avere un tal giudizio, perché significa che a partire da quel momento è accaduto un qualcosa che ha modificato la propria immagine di sé.
Non è mai un semplice errore commesso a determinare un giudizio di questo genere, è, anzi, solitamente un giudizio emesso da qualcuno di significativo SU di noi ad avere un effetto così devastante.
Noi sappiamo, ahimé, che sono di solito proprio i giudizi negativi ad avere un maggiore impatto su di noi, in particolare se agiscono su timori importanti, quali quello di non piacere agli altri.
A quel punto si instaura il cosiddetto BIAS della negatività che porterà a sovrastimare o sottostimare i messaggi che arrivano dall'esterno, andando così a confermare i nostri timori.
Ciò vuole dire che ogni messaggio di accettazione verrà sottostimato, mentre ogni messaggio di rifiuto, o di semplice indifferenza, verrà sovrastimato andando a confermare l'aspettativa di non piacere agli altri.
Ripristinare il giusto giudizio tra ciò che accade e ciò che si sente, consentirà di avere una giusta valutazione di se stessi, in quanto soggetti che talvolta fanno cose buone e che alcune volte sbagliano, non piacendo sempre agli altri.
Beatrice Bianco -"Si può sempre dire tutto, ma non a tutti"
Beatrice Bianco
Psicologa esperta da oltre 20 anni
Autrice del libro "Sbloccati"- Anima Edizioni
Attualmente in vendita in formato e-book qui:
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