Continuiamo con i nostri appuntamenti del lunedì con la descrizione di un'altra sfumatura della donna, oggi approfondiamo la fase precedente alla mestruazione, quella che talvolta viene anche identificata come sindrome premestruale.
I tratti psicologici in questo periodo subiscono delle variazioni che riguardano le energie emotive e creative.
In questa fase la donna vive una intensificazione delle emozioni e della percezione, che può portarla ad avere manifestazioni differenti: una maggiore aggressività e una maggiore determinazione, se la tensione si volge all'esterno, ma anche, se la tensione si volge all'interno, una maggiore malinconia.
Se utilizzata bene questa fase può essere molto utile: ciò che abbiamo cercato di ignorare si fa sentire con voce più forte, possiamo pertanto decidere di affrontare ciò che non ci fa stare bene, cambiando le cose.
Se tuttavia non siamo pronte a ricevere i segnali che la nostra psiche ci sta inviando, allora questo potrebbe rivelarsi un momento difficile da gestire.
Vi indico 2 figure femminili della cinematografia che ben descrivono il modo in cui affrontiamo questa fase.
Una è Miranda Priestley del film “Il diavolo veste Prada”, una donna temuta, direttrice di una famosa rivista di moda, arrogante e crudele. Miranda presenta la donna che non riesce a gestire l’aumento di tensione del periodo premestruale e la utilizza “scaricandola” sugli altri, in modo aggressivo e prepotente.
Erin Brockovich, un film del 2000 diretto da Steven Soderbergh, racconta la storia peraltro vera, di una donna che riesce, con la propria tenacia e determinazione, a vincere una causa giudiziaria contro una società di energia elettrica che ha mentito sul reale pericolo provocato dai suoi scarichi chimici nelle falde acquifere della zona, provocando problemi di salute ad oltre 600 persone. Erin è ‘solo’ la segretaria dell’avvocato che deciderà di intentare la causa, ma mentre l’avvocato si occuperà degli aspetti legali, sarà Erin che svolgerà un ruolo fondamentale. Sarà lei infatti a raccogliere le testimonianze delle vittime dell’inquinamento, con la sua capacità di ascoltare, di provare sincera pietà, reale interessamento agli altri, riuscirà a aprire i cuori alla confidenza.
Erin rappresenta, con la sua determinazione e la sua capacità di entrare in reale contatto con la propria emotività e quella degli altri, il modo con il quale si può utilizzare l’energia creativa di questo periodo.
Il mio consiglio quindi è quello di riuscire a volgere all’esterno l’energia che sentiamo in modo costruttivo e creativo: può essere il momento per stabilire dei nuovi confini con alcune persone, per esprimere le proprie necessità, per realizzare qualcosa di creativo. Si tratta di riuscire a focalizzare la tensione che si sente verso qualcosa di costruttivo, evitando così che la tensione che sentiamo si volga verso qualcosa di distruttivo.

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