Ho letto questa frase scritta da una collega (Francesca Latella), di cui condivido pienamente le parole.
Il mio lavoro consiste nel curare le ferite delle persone che si rivolgono a me.
Come faccio?
Sono partita tanto tempo fa a occuparmi delle mie ferite.
Ho iniziato a ri-costruire la mia storia partendo da ciò che non era andato bene, per comprendere le conseguenze che ciò aveva avuto su di me.
Ho rimesso in discussione alcune convinzioni che mi ero fatta su di me e sugli altri, e che mi facevano stare male.
Ho voluto fortemente stare meglio, prima di tutto con me stessa, e poi anche con gli altri.
Ogni tanto le ferite si riaprono, alcune sono definitivamente cicatrizzate, altre forse non lo saranno mai. Però io ora so come fare, e so come aiutare me stessa quando mi sento ferita.
Grazie a questo mio percorso personale posso dire di poter aiutare gli altri a curare le proprie ferite.
Non si tratta di studiare sui libri, si tratta di riuscire a fare una esperienza personale di ri-abilitazione alla vita.
E poi di accompagnare altri a fare quella stessa esperienza che qualcun altro ha fatto con me.
Per questo sono, e mi sento, una guaritrice ferita.
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